Aumentano le località premiate nel 2025

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Il panorama costiero italiano si tinge sempre più di blu con l'assegnazione delle Bandiere Blu per l'anno 2025
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Un riconoscimento prestigioso che certifica l’eccellenza delle acque balneari della penisola e premia l’impegno dei comuni nella tutela ambientale e nei servizi turistici

Il panorama costiero italiano si tinge sempre più di blu con l’assegnazione delle Bandiere Blu per l’anno 2025, un riconoscimento che rappresenta l’eccellenza nella qualità delle acque balneari e nei servizi offerti ai turisti. Secondo i dati diffusi dalla Foundation for Environmental Education (FEE), sono 246 i comuni balneari italiani che quest’anno hanno ottenuto l’ambito vessillo, segnando un incremento rispetto all’edizione precedente. Questo prestigioso riconoscimento non è solo un simbolo di qualità ambientale, ma rappresenta anche un importante strumento di promozione turistica per le località costiere della penisola, capace di attrarre visitatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità dell’ambiente marino. Il programma Bandiera Blu, attivo in Italia sin dal 1987, valuta numerosi parametri relativi non solo alla purezza delle acque, ma anche all’efficienza della gestione dei rifiuti, alla presenza di aree verdi, alle iniziative di educazione ambientale e all’accessibilità delle spiagge per tutti i visitatori, incluse le persone con disabilità.

L’incremento delle località premiate testimonia l’impegno crescente delle amministrazioni locali verso politiche di tutela ambientale e miglioramento dei servizi turistici. Tra le regioni che si distinguono per il maggior numero di riconoscimenti figurano la Liguria, la Toscana e la Campania, che confermano la loro tradizionale vocazione al turismo balneare di qualità. Particolare soddisfazione è stata espressa dal Ministero del Turismo, partner storico di FEE Italia, che ha sottolineato come questo risultato rappresenti non solo un successo per i territori premiati, ma anche un importante traguardo per l’intero sistema turistico nazionale. La certificazione Bandiera Blu, infatti, posiziona le località italiane in un circuito internazionale di eccellenza, aumentandone la visibilità sui mercati esteri e favorendo la destagionalizzazione dei flussi turistici, un obiettivo strategico per il settore. I dati mostrano inoltre che i comuni premiati registrano mediamente un incremento delle presenze turistiche del 15-20% rispetto alle località costiere prive del riconoscimento, confermando il valore economico di questo certificato di qualità.

Il processo di selezione per l’assegnazione delle Bandiere Blu è particolarmente rigoroso e si basa su 32 criteri che vengono aggiornati periodicamente per mantenere elevati standard di qualità. Le analisi delle acque balneari, effettuate con regolarità durante la stagione estiva precedente, costituiscono solo uno degli elementi valutati dalla commissione internazionale. Grande importanza viene data anche alla gestione sostenibile del territorio, con particolare attenzione alla raccolta differenziata, alla presenza di depuratori efficienti, alla limitazione del consumo energetico e idrico, nonché all’esistenza di iniziative per la mobilità sostenibile. La FEE esamina anche la qualità dei servizi offerti ai bagnanti, tra cui la sicurezza in spiaggia, l’accessibilità per tutti, la disponibilità di informazioni turistiche e la presenza di attività di educazione ambientale. Questo approccio olistico alla valutazione garantisce che le località premiate siano effettivamente esempi di eccellenza nella gestione sostenibile delle risorse costiere.

Tra le novità dell’edizione 2025 spicca l’ingresso di 12 nuovi comuni nell’elenco delle località premiate, distribuiti lungo tutta la penisola, dal Nord al Sud Italia. Si tratta di località che hanno investito significativamente nel miglioramento della qualità delle acque e nell’implementazione di servizi turistici all’avanguardia. Al contempo, otto comuni hanno perso la certificazione, principalmente a causa del peggioramento dei parametri relativi alla qualità delle acque o a carenze riscontrate nei servizi offerti. Questo turnover dimostra la serietà del processo di valutazione e l’impossibilità di adagiarsi sui risultati ottenuti negli anni precedenti. La Bandiera Blu rappresenta infatti un percorso di miglioramento continuo che richiede impegno costante da parte delle amministrazioni locali, degli operatori turistici e dei cittadini stessi. In questo contesto, numerose località hanno avviato progetti innovativi di tutela dell’ecosistema marino, dalla lotta all’inquinamento da plastica alla salvaguardia della biodiversità costiera, dimostrando che la sostenibilità ambientale può integrarsi perfettamente con lo sviluppo economico legato al turismo.

Un aspetto particolarmente significativo evidenziato nell’edizione 2025 è la crescente attenzione verso l’accessibilità delle spiagge. Sempre più comuni hanno investito in infrastrutture e servizi dedicati alle persone con disabilità motorie o sensoriali, permettendo a tutti di godere delle bellezze del mare italiano. Passerelle, sedie job per l’accesso in acqua, percorsi tattili per non vedenti e personale formato per l’assistenza sono ormai presenti in molte delle spiagge premiate con la Bandiera Blu. Questa tendenza riflette una visione più inclusiva del turismo balneare, in linea con le direttive europee sull’accessibilità universale. Parallelamente, si registra un aumento delle iniziative legate all’educazione ambientale, con programmi dedicati sia ai residenti che ai turisti. Molti comuni organizzano attività di sensibilizzazione sulle tematiche marine, coinvolgendo scuole, associazioni locali e operatori turistici in progetti di citizen science, monitoraggio ambientale partecipativo e pulizia delle spiagge. Queste iniziative contribuiscono a creare una cultura del rispetto per l’ambiente marino che va oltre la semplice fruizione turistica.

Il successo del programma Bandiera Blu in Italia si inserisce in un contesto internazionale che vede il nostro Paese ai vertici delle classifiche europee per numero di località certificate. Questo primato testimonia non solo la straordinaria bellezza delle coste italiane, ma anche la capacità delle amministrazioni locali di valorizzare questo patrimonio attraverso politiche di gestione sostenibile. Il modello italiano di turismo balneare, che coniuga qualità ambientale, ricchezza culturale e gastronomica, si conferma vincente anche in un mercato sempre più competitivo e attento agli aspetti ecologici. La collaborazione tra enti pubblici, operatori privati e associazioni ambientaliste, fortemente incoraggiata dal programma Bandiera Blu, ha dimostrato di essere una formula efficace per la valorizzazione delle risorse costiere. I benefici di questo approccio si estendono ben oltre la stagione estiva, contribuendo a creare un’immagine positiva del territorio che favorisce investimenti e sviluppo anche in altri settori economici. Le “eccellenze dell’acqua” italiane rappresentano quindi non solo una risorsa turistica di primaria importanza, ma anche un esempio virtuoso di come la tutela ambientale possa coniugarsi con lo sviluppo economico e sociale dei territori costieri.

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