Quando il glutine diventa un problema per i più piccoli
La Celiachia è una problematica alimentare sempre più diffuso e spesso non è facile accorgersene, soprattutto nei bambini; ma esiste una lunga storia medica e la soluzione c’è.
Cos’è la celiachia?
Si tratta di un’infiammazione permanente, a livello dell’intestino tenue che avviene nel momento in cui si ingerisce quella frazione proteica chiamata glutine, presente nei cereali come grano, orzo e segale. Gli alimenti interessati quindi sono tutti i derivati di questi ingredienti: pane, pasta, pizza, biscotti, ecc.
I sintomi nei bambini sono difficoltà nella digestione, diarrea e gonfiore addominale, stanchezza, fino al rallentamento visibile nella crescita nei casi più gravi.
Molto importante tenere presente che solo il 3% della popolazione mondiale ne è veramente affetto; molto spesso infatti si riscontra una forma più lieve, chiamata intolleranza al glutine, che può avere diversi livelli di intensità ma comunque presenta meno pericoli per la salute.
La malattia è inoltre essenzialmente genetica, anche se esistono dei fattori scatenanti ancora in fasi di studio: quindi la storicità del problema in famiglia è un indizio, in un senso e nell’altro. Per effettuare una diagnosi è fondamentale rivolgersi subito al proprio medico-pediatra il quale prescriverà i test necessario atto a stabilire appunto la reale entità della situazione del vostro bambino e consigliarvi come seguirlo.
L’unico rimedio attualmente efficace è una attenta dieta senza glutine: vanno eliminati quindi tutti gli alimenti a base di farina di grano duro (pasta), tenero (biscotti, pane) e orzo.
Le alternative però esistono e sono molte: oltre alla carne, le verdure, gli ortaggi e la frutta, anche le patate non contengono glutine, come anche tutti legumi.
Il riso e il mais ugualmente sono gluten free e possono essere utilizzati nelle loro forme farinacee: è comune ormai trovare nei principali supermercati e nei negozi specializzati, ampia gamma di prodotti alternativi gluten-free, approvati dall’Associazione Nazionale Ciliaci.
E’ importante anche fare attenzione alla “contaminazione” dei prodotti, volontaria o accidentale, quindi usare utensili separati per i soggetti ciliaci e domandare esplicitamente al personale dei locali pubblici, nel caso non ci si trovi a casa, di avere dei prodotti gluten-free.
La diagnosi del proprio medico infine permette di accedere al Servizio Sanitario Nazionale di erogazione delle quote alimentari per celiaci che, attraverso la Tessera Sanitaria e un codice numerico, permettono dia acquistare i prodotti gluten free gratuitamente.