Cambio di stagione: prevenzione, sostegno immunitario e recupero passano attraverso il microbiota intestinale
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Nel momento in cui sta cambiando la stagione è importante occuparsi di prevenzione, trattamento e sostegno, per un ottimale adattamento del corpo alle diverse necessità dal punto di vista immunitario.

L’intestino è un network, una rete di connessione che coinvolge tutto l’organismo. Avere una flora intestinale alterata rende l’organismo più suscettibile alle infezioni delle vie respiratorie.

Con la consulenza scientifica della Dr.ssa Roberta Lanza, Farmacista e Scientific Advisor, Schwabe Pharma Italia. Nel momento in cui sta cambiando la stagione è importante occuparsi di prevenzione, trattamento e sostegno, per un ottimale adattamento del corpo alle diverse necessità dal punto di vista immunitario. L’arrivo della stagione fredda porta con sé problematiche soprattutto alle vie respiratorie che sono prevalentemente di origine virale, riguardano soprattutto le alte vie aeree e hanno un’incidenza maggiore nel periodo autunno-invernale, sia per la numerosità dei ceppi virali circolanti sia per un inevitabile e maggiore contatto tra gli individui in ambienti chiusi.

Come prevenire le infezioni dell’albero respiratorio e dove agire

Sostenendo il sistema immunitario in modo da prevenire ed evitare l’infezione, e ciò prende ancora più significato nelle fasi di convalescenza, supportando il soggetto affinché ritorni allo stato di salute ideale in modo rapido. Consideriamo l’importanza dell’asse intestino-polmone- spiega la dottoressa Lanza- si è visto infatti in diversi studi come il microbiota intestinale, dove risiede il 70% del nostro sistema immunitario, sia fondamentale per poter ritrovare il benessere generale. Da questi studi è emerso che una alterazione del microbiota intestinale favorisce la proliferazione dei patogeni e va ad alternare non soltanto la risposta del sistema immunitario a livello gastrointestinale, ma anche a livello respiratorio. Avere una flora intestinale alterata rende l’organismo più suscettibile alle infezioni delle vie respiratorie.

L’intestino è un network, una rete di connessione che coinvolge tutto l’organismo.

Tra le funzioni che svolgono i microrganismi benefici che risiedono nell’intestino e che costituiscono il microbiota vi è anche quella di svolgere un effetto barriera verso le sostanze indesiderate e di contrastare e scongiurare le infezioni da parte dei microrganismi patogeni. Nel tratto intestinale la flora vive in equilibrio, al suo interno vi è una costante competizione tra specie che porta ad un controllo ottimale della presenza di microbi al suo interno. Quando si perde questo equilibrio viene meno il sistema di difesa, si rischia la proliferazione dei microrganismi nocivi e la comparsa di diversi disturbi. A completamento dell’azione di difesa la barriera intestinale è composta anche dal muco, il cui spessore e composizione influenza le difese in senso positivo e negativo e dagli strati sottostanti, responsabili della risposta immunitaria più specifica.

Come fare?

Mantenendo in salute il microbiota attraverso ceppi probiotici specifici che garantiscano un’azione sulle cellule adibite a proteggerci dalle infezioni, come le cellule dendritiche, i macrofagi e i linfociti B. Il Bifidobacterium lactis Bl-04® è tra i ceppi probiotici più utili a questo scopo- prosegue l’esperta- viene definito un “immunobiotico”, in quanto colonizza l’intestino e ottimizza l’attività immunitaria. Le evidenze precliniche e cliniche dimostrano che il Bifidobacterium lactis Bl-04®è in grado di modulare il rilascio delle citochine, attraverso l’aumento di quelle antinfiammatorie (p.e. IL-10) e la diminuzione di quelle pro-infiammatorie (p.e. IL-12). Studi in vivo sulla popolazione adulta hanno mostrato la capacità di Bifidobacterium lactis Bl-04® di modulare la risposta innata e di ridurre l’incidenza delle infezioni dell’albero respiratorio fino al 27 % rispetto al gruppo non trattato. Per un’ottimale sinergia, in ottica di prevenzione e protezione, si sono mostrati efficaci anche i betaglucani da lievito (Saccharomyces cerevisiae): diversi studi sostengono e riconoscono la loro azione a livello immunitario, in quanto sono in grado di attivare i macrofagi, le Natural Killer, i linfociti T e B e determinano l’aumento di citochine antinfiammatorie come IL-10 e INF-gamma. Anche micronutrienti essenziali come Selenio e Zinco altamente biodisponibili contribuiscono a sostenere le difese immunitarie, ancor più se in associazione ad un immunobiotico, e contrastare così le infezioni virali. Questo è il momento – prosegue la dottoressa Lanza- di sostenere anche i bambini che tornano a condividere tra loro gli spazi chiusi delle aule scolastiche e si affacciano ai primi freddi, con il rischio di incappare nei disturbi tipici della stagione.

Per ridurre al massimo questi rischi, diventa utile, anzi necessario, rinforzare le loro difese immunitarie, in modo da prevenire i disturbi di stagione e le spiacevoli conseguenze che ne derivano. Il sistema immunitario dei bambini è in evoluzione, esprimono un’immunità diversa rispetto all’adulto, per cui ci si deve occupare soprattutto del ruolo delle immunoglobuline A (IgA) della mucosa e di una regolazione sistemica e di sostegno. Partendo sempre dell’intestino, il Lactobacillus rhamnosus CRL1505 è un ceppo probiotico che ha dimostrato un’azione mirata sulle problematiche a livello respiratorio nei bambini attraverso diverse evidenze precliniche e cliniche. Lactobacillus rhamnosus CRL1505 è in grado di modulare la risposta immunitaria sia nativa e adattiva, con ottimi risultati. Studi in vivo hanno inoltre evidenziato la capacità di questo ceppo probiotico di proteggere in maniera statisticamente significativa la popolazione pediatrica dalle infezioni a carico dell’albero respiratorio, del 32% in più rispetto al gruppo placebo. Come nell’adulto, gioca un ruolo fondamentale e sinergico l’associazione di sali minerali e di vitamine D, B6 e B12 . Per mettere in campo tutte le armi necessarie per contrastare batteri e virus in soggetti particolarmente sensibili, è bene avvalersi anche dell’effetto sinergico di piante come Sambuco e Acerola, noti per la loro attività antivirale, antibatterica, antiossidante e di modulazione delle citochine.

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