Come il caffè può migliorarci la giornata
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Redazione esterna

Quattro tazzine di caffè al giorno per ogni adulto possono andar bene. Attenzione però agli orari e ad altre condizioni, come per esempio l'allattamento o la gravidanza.

Chi non ama prendere un buon caffè dopo essersi alzato dal letto?

Il caffè è un must per chi vuole iniziare la giornata con il piede giusto.

Numerose persone non possono proprio fare a meno di questa bevanda ricca di caffeina. Ma perché il caffè può migliorarci la giornata? E quali sono i benefici che dona? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

I benefici del caffè

Perché vale la pena bere caffè al mattino? Perché in questo modo si può godere dei suoi fantastici benefici. L’argomento caffè ha interessato molti scienziati e studiosi. In effetti, c’è chi crede che faccia bene mentre altri pensano che possa danneggiare l’organismo. 

Ebbene, è vero che il caffè, se assunto in quantità eccessive può creare problemi. Tuttavia, se si ha equilibrio nella sua assunzione, i benefici possono essere diversi. Il caffè è in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, ecco perché può dare la carica giusta per affrontare la giornata. Inoltre, ha anche proprietà antiossidanti che possono aiutare l’organismo a eliminare le tossine in eccesso. 

Ancora, la caffeina contenuta nel caffè può ridurre l’affaticamento, aumentare i tempi di reazione e migliorare la vigilanza. Grazie a due o tre tazzine di caffè, può essere addirittura annullata la stanchezza. 

Quanto caffè assumere ogni giorno?

In genere, 4-5 tazzine di caffè al giorno per ogni adulto possono andar bene. L’importante è scegliere di assumerlo in determinati periodi della giornata. Se si assume troppo tardi la sera, potrebbero esserci problemi per quanto riguarda il riposo. 

Anche i neonati possono assumere caffè ma ovviamente le dosi devono essere minime. Per questa ragione, quando si è in gravidanza bisogna dimezzare le dosi di caffè e assumere in minime quantità tutti gli alimenti che contengono caffeina. 

Lo stesso discorso vale per chi segue terapie particolari, come broncodilatatori, antidepressivi e antibiotici, perché la caffeina può rimanere in circolo per più tempo. 

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