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Giornata Mondiale del Microbioma: perché è importante parlarne

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microbiota nello yogurt

Redazione esterna

Alimentazione e integratori possono aiutare a mantenere l'equilibrio del microbiota, migliorando la qualità della vita

Nutri i tuoi microbi: come la dieta modella il tuo microbioma intestinale

Il 27 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Microbioma, un’occasione per mettere in evidenza l’importanza del microbioma intestinale per la salute psicofisica. Il tema di quest’anno era “Nutri i tuoi microbi: come la dieta modella il tuo microbioma intestinale”. Il microbiota intestinale, costituito da microorganismi che popolano il tratto gastrointestinale umano, svolge un ruolo fondamentale nella digestione e nella salute generale.

Microbioma intestinale: perché è importante parlarne

Negli ultimi anni, il microbiota intestinale ha suscitato un grande interesse nella comunità scientifica. Gli studi hanno dimostrato che questo insieme di microorganismi può influire su varie patologie, tra cui malattie infiammatorie intestinali, obesità e disturbi psichiatrici come la depressione.

Disbiosi: cause, conseguenze e il ruolo di probiotici, prebiotici e sinbiotici

Uno squilibrio del microbiota, noto come disbiosi, può essere causato da stili di vita scorretti, farmaci, alimentazione sbilanciata o stress. Le conseguenze della disbiosi possono includere dolore addominale, diarrea, costipazione e spossatezza, minacciando la qualità della vita. È possibile intervenire sulla disbiosi attraverso diverse strategie di modulazione del microbiota, come dieta, prebiotici, probiotici, sinbiotici e postbiotici. I probiotici sono microrganismi vivi che conferiscono benefici alla salute quando assunti in quantità adeguate, mentre i prebiotici sono sostanze alimentari non digeribili che promuovono la crescita di batteri benefici. I sinbiotici combinano prebiotici e probiotici, e i postbiotici sono prodotti rilasciati dai batteri durante la fermentazione di alcuni alimenti.

A cosa servono?

I probiotici hanno effetti multisistemici, tra cui la resistenza alla colonizzazione dei patogeni, la normalizzazione delle perturbazioni del microbiota e la produzione di acidi grassi benefici. Inoltre, i probiotici possono migliorare il turnover degli enterociti, regolare il transito intestinale, sintetizzare vitamine, metabolizzare i sali biliari e rafforzare la barriera epiteliale intestinale. Esistono anche effetti specifici a livello immunitario, endocrino e neurologico. Le prove di efficacia sull’utilizzo dei probiotici sono particolarmente forti nel trattamento di patologie gastrointestinali, come la diarrea acuta da agenti infettivi, la prevenzione e il trattamento della diarrea associata agli antibiotici e la prevenzione dell’infezione da Clostridium difficile. I probiotici sono anche indicati nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile e possono coadiuvare le terapie per Helicobacter pylori, riducendo gli effetti collaterali e aumentando l’efficacia.

Dove si trovano?

I probiotici si trovano in alcuni alimenti fermentati come yogurt, formaggi, miso, kombucha e kefir. Anche i prebiotici sono presenti in vari alimenti come grano, cipolle, banane, miele, aglio e porri. Inoltre, sia probiotici che prebiotici possono essere assunti attraverso integratori alimentari.

Possono essere usati da tutti?

I probiotici sono sicuri per la maggior parte delle persone, ma possono verificarsi effetti collaterali come gas e gonfiore. In rari casi, le persone con un sistema immunitario compromesso possono sviluppare infezioni batteriche. Le indicazioni cliniche più rilevanti per l’uso dei probiotici includono il trattamento della diarrea acuta, la prevenzione della diarrea da antibiotici e la gestione della sindrome dell’intestino irritabile. I probiotici possono anche prevenire la vaginosi batterica, la dermatite atopica nei neonati, le carie dentarie e le infezioni respiratorie. Sebbene ci siano dati preliminari sulla riduzione dell’incidenza del cancro e sulla prevenzione di malattie cardiovascolari, sono necessari ulteriori studi a lungo termine.

Attenzione particolare per i più piccoli

Il microbioma dei bambini si sviluppa principalmente nei primi anni di vita. Ecco alcuni consigli:

L’allattamento al seno, quando possibile, favorisce lo sviluppo di un microbioma sano

Introdurre gradualmente una varietà di alimenti solidi

Limitare zuccheri e cibi ultra-processati

Incoraggiare il gioco all’aria aperta e il contatto con la natura

Benefici di un microbioma sano

Un microbioma equilibrato può:

Migliorare la digestione e ridurre problemi come diarrea o stitichezza

Rafforzare il sistema immunitario

Potenzialmente ridurre il rischio di allergie e asma

Influenzare positivamente l’umore e il comportamento

Quando consultare uno specialista?

Se notate cambiamenti persistenti nelle abitudini intestinali, dolori addominali frequenti o altri sintomi gastrointestinali in voi o nei vostri bambini, è sempre meglio consultare il pediatra o il medico di famiglia.

Ricordate: ogni famiglia è unica, così come il suo microbioma! Non esiste una soluzione unica per tutti, ma prendersi cura del proprio microbioma intestinale è un piccolo gesto quotidiano che può fare una grande differenza per la salute di tutta la famiglia.

Curiosità: Sapevate che il microbioma di un bambino che nasce con parto naturale è diverso da quello di un bambino nato con cesareo? Questo perché durante il parto naturale il neonato entra in contatto con i batteri del canale del parto, che contribuiscono a colonizzare il suo intestino.

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