Sfide e opportunità raccontate da una nostra lettrice
Mi chiamo Linda e qualche tempo fa io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci a Tenerife insieme ai nostri due figli, Marco di 7 anni e Giulia di 10. È stata una scelta che ha cambiato completamente la nostra vita e che voglio condividere, sperando possa essere utile a chi sta pensando di fare un passo simile.
Prima di lasciare l’Italia, vivevamo tra Bergamo e Milano. Io lavoravo come grafica freelance e mio marito, geometra, aveva un lavoro stabile in un’azienda edile con appalti in tutta Italia, ma fortunatamente il suo lavoro in ufficio non lo portava lontano da noi per lunghi periodi, al massimo qualche trasferta ogni tanto di un paio di giorni. Tuttavia, sentivamo che qualcosa mancava: il ritmo frenetico, lo stress quotidiano e i costi elevati ci spingevano a desiderare un cambiamento. I nostri figli crescevano e volevamo offrirgli una qualità di vita migliore, più tempo all’aria aperta e un ambiente sereno.
La scelta di Tenerife non è stata casuale. Cercavamo un luogo con un clima mite, un costo della vita più accessibile e abbastanza vicino all’Italia da permetterci di tornare facilmente a trovare parenti e amici. Inoltre, lo spagnolo ci sembrava una lingua più semplice da imparare rispetto ad altre e soprattutto più adatta a me che per tanti anni ho trascorso in Spagna le mie vacanze.
Abbiamo preso casa grazie a un amico in una zona tranquilla del nord dell’isola, più verde e meno turistica rispetto al sud. I primi mesi sono stati dedicati a far sentire i bambini al sicuro, iscriverli a scuola e far loro prendere confidenza con la lingua, anche se già sei mesi prima della partenza abbiamo preso una maestra che un’ora a settimana, tendenzialmente il sabato, aveva dato un’infarinatura. Abbiamo scelto una scuola bilingue, e devo dire che si sono ambientati molto più in fretta di quanto immaginassimo. Ovviamente qui sto riassumendo i passaggi, ma il 50% lo avevamo già pianificato appunto nei mesi precedenti, e definito, per così dire, durante l’ultimo e breve sopralluogo tre settimane prima della partenza, ovvero in concomitanza con la fine della scuola così da avere l’estate a disposizione per gestire il trasferimento.
Un altro passo importante è stato migliorare lo spagnolo. Io e mio marito abbiamo frequentato un corso intensivo di due mesi mentre i bambini hanno imparato ulteriormente giocando con i nuovi amici. È incredibile vedere quanto siano adattabili a questa età!
Arrivando al tema lavoro, uno degli aspetti più interessanti del sistema fiscale spagnolo è la bassa tassazione per i nuovi lavoratori autonomi. Io ho aperto la mia attività di grafica freelance approfittando dell’IVA al 0% per il primo anno e delle tasse trimestrali solo sui profitti effettivi. Questo ci ha permesso di avviare il mio lavoro senza pressioni economiche eccessive.
Ovviamente, non tutto è stato semplice. Trovare casa è stata una sfida e se non ci fosse stato questo mio contatto che già da diversi anni vive qui, la ricerca sarebbe stata più complessa e dispendiosa, soprattutto perché volevamo un ambiente sicuro e spazioso per i bambini e questi elementi restringono notevolmente il campo d’azione rispetto a chi si trasferisce da sola o al massimo in coppia. Inoltre, le procedure burocratiche per ottenere i documenti necessari, come il NIE, richiedono tempo e pazienza. Anche affrontare la distanza dai nonni e dagli amici è stato difficile, ma con videochiamate frequenti e visite programmate abbiamo trovato un equilibrio.
Oggi però, a distanza di 18 mesi circa, posso dire che è stata la scelta giusta. La nostra famiglia ha trovato un nuovo ritmo di vita. I bambini passano molto tempo all’aria aperta, tra spiaggia e montagna, e hanno fatto amicizie già ben consolidate. Io riesco a gestire il lavoro da casa in modo perfetto e mio marito ha trovato impiego quasi subito in un’azienda locale che opera nel mantenimento e gestione di strutture balneari.
Tenerife è un luogo accogliente, con una comunità calorosa e disponibile. I canari sono gentili e molto aperti, e questo ha reso più facile l’integrazione. Certo, ci sono anche aspetti meno positivi, come alcune infrastrutture carenti o la gestione delle emergenze, come gli incendi del 2023. Tuttavia, la solidarietà dimostrata dalla popolazione locale ci ha colpiti profondamente.
Consigli per chi Desidera Trasferirsi
Per chi desidera trasferirsi, consiglio di pianificare tutto nei dettagli. È essenziale avere un budget sufficiente per i primi mesi (suggerisco 6 mesi di copertura totale), imparare la lingua e informarsi bene sui requisiti burocratici. Le professioni più richieste riguardano turismo e ristorazione, ma anche lavori autonomi come il mio offrono buone opportunità.
Noi abbiamo trovato a Tenerife un posto che ci fa sentire bene e che oggi chiamiamo davvero casa.