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Come rimediare a un’unghia incarnita. Parola allo specialista

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unghia incarnita nella danza

OKmamma

Per risolvere definitivamente il problema dell'unghia incarnita, la soluzione più efficace è l'onicectomia parziale selettiva

Danzare in queste condizioni può causare sofferenze notevoli e limitare significativamente la qualità della vita

Abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare un medico specialista in chirurgia plastica, con oltre 20 anni di esperienza. Durante la nostra conversazione, il dottore ha condiviso la sua profonda conoscenza su un problema comune ma spesso sottovalutato: l’unghia incarnita. Grazie alla sua esperienza e ai numerosi casi trattati, il dottore ci ha spiegato in modo chiaro e dettagliato cosa causa questo disturbo, quali sono i rimedi poco efficaci e, soprattutto, quale sia la soluzione definitiva per liberarsi di questa condizione dolorosa. Qui di seguito, riportiamo integralmente le sue spiegazioni, con l’intento di offrire una guida pratica e informativa a chiunque stia cercando di risolvere questo fastidioso problema.

L’unghia incarnita è un disturbo che può causare sofferenze notevoli e limitare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Dopo oltre vent’anni di esperienza nel campo della chirurgia plastica, posso affermare con certezza che questo problema, che appare di lieve entità, può trasformarsi in una vera e propria invalidità per molte persone, specialmente per i giovani. Questi pazienti, talvolta provati da anni di trattamenti inefficaci, si trovano in uno stato di rassegnazione e sconforto, incapaci di praticare attività sportive e, nei casi più gravi, anche di camminare senza dolore.

Cos’è l’unghia incarnita?

L’unghia incarnita, o onicocriptosi, si verifica quando l’unghia, durante la sua crescita, si infila nei tessuti molli che la circondano, causando infiammazione, infezione e dolore. L’unghia è prodotta dalla matrice ungueale, una struttura situata parzialmente sotto la lunula (la semiluna chiara alla base dell’unghia) e in parte sotto la pelle che ricopre l’unghia stessa. La matrice spinge l’unghia verso l’esterno, facendola scorrere su un letto ungueale a cui essa è saldamente adesa.

Tuttavia, in alcuni casi, la matrice ungueale produce un’unghia troppo larga, che tende a infilarsi sotto la pelle ai lati del dito. Questa penetrazione può causare una piccola ferita che, nell’ambiente caldo e umido del piede, facilmente si infetta, peggiorando il quadro clinico. Il risultato è un circolo vizioso di infiammazione e infezione che rende la condizione cronica e frequentemente recidivante, con un impatto notevole sulla qualità della vita.

Prestate molta attenzione ai rimedi non efficaci

Molte persone tentano di risolvere il problema con metodi conservativi che, purtroppo, offrono solo sollievi temporanei o parziali. Tra questi, il più comune è il taglio dei bordi dell’unghia, rimuovendo la parte che si infiltra nella pelle. Un altro approccio consiste nel sollevare i bordi dell’unghia per impedirle di penetrare nei tessuti laterali. Un metodo simile mira a ridurre il gonfiore e l’infezione eliminando il tessuto infetto che circonda l’unghia. Vi è poi la fenolizzazione, una procedura che consiste nel bruciare la parte laterale della matrice ungueale con una sostanza chimica chiamata fenolo, per ridurre la larghezza dell’unghia alla sua radice.

Questi trattamenti, tuttavia, dipendono fortemente dall’abilità dell’operatore e spesso non riescono a risolvere il problema in modo definitivo. L’approccio chirurgico classico, l’onicectomia totale (la rimozione completa dell’unghia), è una soluzione dolorosa e spesso inefficace. L’unghia impiega quasi un anno per ricrescere e, nonostante il lungo processo di guarigione, il problema tende a ripresentarsi.

La soluzione definitiva: Onicectomia parziale selettiva

Per risolvere definitivamente il problema dell’unghia incarnita, la soluzione più efficace è l’onicectomia parziale selettiva con resezione della matrice ungueale in eccesso. Questa procedura chirurgica prevede la rimozione delle seguenti tre componenti: la parte di unghia eccessiva, il tessuto infetto sovrastante e la parte laterale della matrice ungueale che è responsabile della crescita dell’unghia in eccesso.

La rimozione della parte esterna della matrice ungueale è il passaggio cruciale, poiché riduce in modo permanente la larghezza dell’unghia che ricrescerà. Dopo l’asportazione, le aree interessate vengono chiuse con punti di sutura, e in poche settimane la guarigione è completa. Le cicatrici risultanti sono minime, e l’unghia, ora più stretta, non causerà più problemi.

In appena 20 minuti, questo intervento può risolvere un problema che altrimenti potrebbe durare anni. La guarigione avviene in pochi giorni, e dopo un mese, il paziente può tornare a indossare qualsiasi tipo di scarpa e riprendere tutte le attività sportive, danza inclusa, con un tasso di successo che, nella mia esperienza, è del 100%.

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