Si nasce tecnologici. I bambini approcciano i device già in tenerissima età: la “incontrano” subito dopo la nascita, quando vengono ripresi nei primissimi attimi di vita e prosegue in ogni fase della loro crescita. In questo senso la tecnologia li accompagna da piccolissimi; per questo motivo è così diffusa e naturale per i bambini. I genitori, però, spesso non sanno come gestirla e reagiscono sottovalutando il problema o vietando ai figli di utilizzare internet. Computer e tablet, tuttavia, non sono si possono considerare buoni o cattivi di per sé, bensì lo diventano in base al modo in cui vengono utilizzati.
Iniziare da piccoli in modo funzionale, graduale e costruttivo è importante perché i bambini hanno fisiologicamente una maggiore capacità di apprendere. Inoltre, imparando a fare video da piccoli, i bambini saranno in grado di sviluppare le proprie abilità creative. Tuttavia, il troppo stroppia, come si sol dire: dunque è importante che i genitori monitorino l’uso dei social media per conto dei propri figli, in modo da evitare che diventino dipendenti e ossessivi.
Pc, tablet e smartphone sono strumenti e accessori in grado di fornire moltissime possibilità di crescita e divertimento: si può scoprire il mondo, acquisire conoscenza, divertirsi e socializzare seppur in modo virtuale. Le nuove tecnologie, tuttavia, è risaputo avere anche un lato oscuro, che può portare bambini e ragazzi a isolarsi, a perdere la capacità di concentrarsi, studiare ed interagire normalmente. Non sono paure, sono situazioni e realtà documentate e di attualità che se non gestite correttamente dai genitori possono portare conseguenze tutt’altro che piacevoli.
Device digitali: i numeri parlano chiaro
Secondo una ricerca promossa dal Centro per la Salute del Bambino Onlus, la diffusione dei device digitali tra ragazzi e bambini è ormai capillare, infatti il 38% dei bambini di due anni gioca e guarda video su dispositivo mobile; il 63% dei bambini sotto gli otto anni utilizza quotidianamente smartphone e tablet dei genitori e il 44% dei bambini tra 5 e 13 anni navigano abitualmente in rete.
I piccoli youtubers possono pertanto rischiare di andare incontro a diversi problemi, come la dipendenza dai social media o l’esposizione a contenuti inappropriati. Inoltre, se i genitori non monitorano con appositi strumenti o con il controllo costante da parte loro l’uso dei social media da parte dei propri figli, questi ultimi potrebbero essere esposti a contenuti di cattivo gusto o violenti.
Quando i genitori insegnano ai figli a fare video: rischi e opportunità
Ci sono genitori che insegnano ai figli a fare video. Non è facile per papà e mamma insegnare ai figli a fare video perché devono stare attenti a non esporre troppo i propri figli. Inoltre, c’è il rischio che i bambini diventino dipendenti dai social media se vengono esposti troppo presto.
Gisto è l’approccio “indagatore”, cercando di conoscere gli interessi e i gusti dei figli e per accompagnarli alla scoperta della creatività e delle potenzialità che la tecnologia può offrire: insegnare, quindi, ai propri figli a fare foto e video, ma nel rispetto dei tempi, nonché della propria e dell’altrui immagine.
Mini decalogo del piccolo apprendista youtuber
Qui si entra nel tecnico. La prima cosa da imparare per un piccolo apprendista youtuber è saper distinguere la pubblicità da un contenuto informativo, conoscere quindi le logiche commerciali di canale, il diritto alla privacy e l’uso dei dati personali. Un altro tema importante è quello del cyberbullismo, degli haters in rete e del buon comportamento, cioè le regole da seguire affinché l’esperienza in rete sia positiva».
Ma, in sostanza, l’ingrediente principe di un buon video, è saper comunicare attraverso uno story telling da videomaker, un interesse attraverso la passione che lo caratterizza, qualsiasi essa sia: sport, mondo animale, letture, cinema.
NeoConnessi offre a docenti, genitori e nonni risorse educative, approfondimenti, spunti di riflessione e consigli per accompagnare i bambini dai 9 agli 11 anni alla scoperta del mondo digitale in maniera sicura ed equilibrata.