La scelta delle scarpe corrette durante lo sviluppo è fondamentale: analizziamo benefici e rischi delle soluzioni ortopediche nell’età evolutiva
Lo sviluppo naturale del piede nei bambini segue un percorso ben definito. Nei primi anni di vita, è normale osservare quella che può sembrare una conformazione anomala: piedi piatti, ginocchia valghe o vare sono spesso parte del normale processo di crescita. La maggior parte di queste situazioni si risolve spontaneamente entro i 6-7 anni di età, senza necessità di interventi correttivi.
Gli specialisti concordano sul fatto che l’uso indiscriminato di plantari o scarpe ortopediche può interferire con il naturale sviluppo muscolare e scheletrico del piede. Il piede del bambino necessita di libertà di movimento per sviluppare correttamente la muscolatura e la propriocezione, capacità fondamentali per una corretta deambulazione.
Esistono tuttavia situazioni specifiche in cui l’intervento ortopedico diventa necessario. Anomalie strutturali significative, problemi posturali evidenti o patologie specifiche possono richiedere l’utilizzo di supporti ortopedici. In questi casi, la prescrizione deve sempre essere effettuata da specialisti qualificati dopo un’attenta valutazione clinica e, quando necessario, strumentale.
La scelta delle calzature normali riveste un’importanza fondamentale. Le scarpe dovrebbero essere leggere, flessibili e permettere il naturale movimento del piede. La suola deve essere sufficientemente morbida per consentire una corretta sensibilità del terreno, mentre la forma deve rispettare l’anatomia naturale del piede senza costringerlo in posizioni innaturali.
Un aspetto cruciale riguarda la tempistica degli interventi correttivi. L’età del bambino gioca un ruolo fondamentale nella decisione di utilizzare supporti ortopedici. Prima dei 3-4 anni, salvo casi specifici, è generalmente sconsigliato l’uso di plantari correttivi, poiché il piede è ancora in fase di sviluppo e necessita di stimoli naturali per una corretta formazione.
È importante sottolineare il ruolo dell’attività fisica nel corretto sviluppo del piede. Camminare scalzi quando possibile, giocare su superfici diverse e praticare attività che stimolino l’equilibrio e la coordinazione sono elementi fondamentali per lo sviluppo di una corretta biomeccanica del piede.
La raccomandazione principale per i genitori è quella di consultare sempre specialisti qualificati per una valutazione approfondita, evitando il “fai da te” o l’acquisto di supporti ortopedici senza prescrizione medica. Un approccio equilibrato e professionale garantirà il migliore sviluppo possibile per i piedi dei nostri bambini.
Camminare scalzi
Il camminare scalzi, una pratica antica quanto l’umanità stessa, sta vivendo un rinnovato interesse nella società moderna, dove sempre più persone riscoprano i benefici di questo semplice ma potente gesto. In un’epoca dominata da calzature tecnologiche e suole artificiali, il ritorno al contatto diretto con il suolo rappresenta non solo un ritorno alle origini, ma anche una scelta consapevole per il benessere psicofisico.
Dal punto di vista fisiologico, camminare scalzi stimola migliaia di terminazioni nervose presenti nella pianta del piede, favorendo una migliore propriocezione – la capacità del corpo di percepire la propria posizione nello spazio. Questo contatto diretto con il terreno rafforza i muscoli intrinseci del piede, migliora l’equilibrio e contribuisce a sviluppare un’andatura più naturale e biomeccanicamente corretta.
La pratica del “earthing” o “grounding”, ovvero il contatto diretto con la terra, è supportata da crescenti evidenze scientifiche che ne dimostrano i benefici. Studi recenti suggeriscono che il contatto con il suolo può ridurre l’infiammazione cronica, migliorare la qualità del sonno e ridurre lo stress ossidativo nel corpo. Questo avviene grazie allo scambio di elettroni tra il corpo e la superficie terrestre, un processo naturale che l’uso costante di calzature ha interrotto.
Camminare scalzi stimola anche il sistema immunitario. Il contatto con diverse superfici e microorganismi presenti nel terreno può aiutare a sviluppare una maggiore resistenza alle malattie, specialmente nei bambini. Inoltre, l’esposizione controllata a diversi tipi di terreno contribuisce allo sviluppo di una flora batterica cutanea più sana e diversificata.
Dal punto di vista posturale, questa pratica può correggere molti problemi comuni causati dall’uso prolungato di scarpe moderne. La distribuzione naturale del peso corporeo e l’attivazione dei muscoli del piede contribuiscono a migliorare la postura generale, riducendo il rischio di dolori alla schiena, alle ginocchia e alle anche. Molti esperti sostengono che numerosi problemi posturali moderni siano direttamente collegati all’uso eccessivo di calzature non fisiologiche.