Non si guarisce del tutto da un disturbo alimentare, ma si impara a conviverci
A volte ci rendiamo conto di essere privilegiate. Il nostro lavoro, attraverso il media OKmamma, ci permette di incontrare persone straordinarie: donne con vite tanto uniche quanto preziose, capaci di arricchire il cuore e la mente. Noi, come voi, care lettrici, siamo fortunate.
La storia di Costanza Mignanelli è una di queste: un racconto di audacia e rinascita che si snoda attraverso momenti cruciali della sua vita, dalla prima infanzia fino al presente. Un percorso di trasformazione che dimostra come le sfide personali possano diventare trampolini verso la realizzazione di sé.
La famiglia
L’ambiente familiare ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione della personalità di Costanza fin dai primi anni di vita. I suoi genitori hanno adottato un approccio educativo basato sulla responsabilizzazione precoce, creando un equilibrio tra una madre forte e lungimirante e un padre più sensibile ed emotivo, anche se spesso assente per motivi di lavoro. La nascita del fratello minore, avvenuta sei anni dopo, ha rappresentato un momento decisivo per il suo sviluppo personale. La nuova presenza ha rafforzato in lei un forte senso di responsabilità, spingendola a prendersi cura del fratello in modi concreti: preparargli il pranzo, accompagnarlo a scuola, e dimostrando una maturità ben oltre la sua età.
Un evento apparentemente casuale segnò un punto di svolta nella sua vita: assistere al saggio di danza di una cugina. La performance la colpì così profondamente che decise di intraprendere immediatamente quel percorso artistico. La danza diventò per lei non solo un’espressione creativa, ma anche un primo confronto con la propria immagine corporea, specialmente quando, durante la pubertà, il suo corpo cambiò rapidamente nell’arco di un’estate.
L’adolescenza di Costanza fu segnata anche dal percorso liceale. Al classico, si distinse come studentessa modello, sviluppando un approccio perfezionista che la spingeva a superare continuamente i propri limiti. Tuttavia, una lezione fondamentale arrivò dal suo primo “quattro” in una versione di greco. La reazione inaspettatamente positiva della madre, che trasformò l’insuccesso in un’opportunità di crescita, le insegnò a vedere le difficoltà come occasioni per imparare.
Il rapporto complesso con il suo corpo e il perfezionismo sviluppato in quegli anni portarono Costanza a confrontarsi con l’anoressia. Da questa esperienza nacque il suo libro Il coraggio di piacersi, un’autobiografia in cui racconta il percorso verso l’accettazione di sé. Costanza sottolinea una verità condivisa dagli esperti: non si guarisce del tutto da un disturbo alimentare, ma si impara a conviverci, trasformandolo in una fonte di forza. Questo vissuto ha rappresentato il fondamento della sua futura carriera come scrittrice e comunicatrice.
Il lavoro
L’anno 2023 segna una svolta nella carriera di Costanza. Dopo otto anni alla Frittelli Maritime Group, decise di lasciare un posto sicuro per intraprendere la strada da libera professionista nel campo della comunicazione. Questa scelta coraggiosa si accompagnò ad altri cambiamenti significativi, come il trasferimento in una casa tutta sua.
Oggi collabora con importanti realtà del territorio, tra cui Gest Group di Eugenio Gallo, imprenditore che Costanza tiene a ringraziare pubblicamente, e l’agenzia Moretti Comunicazione. Questi professionisti hanno saputo riconoscere il suo talento, offrendo un contesto dove Costanza ha potuto esprimere al meglio le sue competenze.
Il suo approccio al lavoro riflette i valori appresi in famiglia: il successo non è mai solo individuale, ma nasce da una collaborazione autentica. Questo principio è presente anche nel suo secondo libro, Il finale perfetto, una raccolta di riflessioni sui rapporti di coppia dal punto di vista femminile. La scrittura, per Costanza, è un canale terapeutico e un mezzo per dare voce a emozioni e pensieri profondi.
Le aspirazioni
Le esperienze di Costanza testimoniano una maturità conquistata attraverso sfide personali e professionali. Sul piano personale, si ispira ai suoi nonni, vicini a festeggiare settant’anni di matrimonio, come esempio di una relazione autentica e duratura. Il suo desiderio non è una vita lussuosa, ma il riconoscimento del proprio valore e una relazione basata sulla condivisione di valori profondi.
In un’ora di chiacchierata con lei, abbiamo scoperto una donna capace di trasformare le proprie vulnerabilità in risorse preziose. Costanza ci insegna che il vero successo non si misura solo dai risultati, ma dalla capacità di rimanere fedeli a sé stessi e di affrontare con determinazione ogni sfida. Per noi è stato un privilegio ascoltarla: la sua storia è un esempio potente di resilienza e autenticità.
IL RACCONTO COMPLETO